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Quali sono i cavi performanti in caso di incendio?

Cavi performanti

Quando si parla di sicurezza delle persone e dei beni all’interno di un immobile, è sempre bene tenere in considerazione l’impianto elettrico presente. Secondo l’Istat, ogni anno ci sono circa 4 milioni di incidenti in ambito domestico, 241 mila dei quali hanno origini elettriche. Raramente cavi di questo tipo sono causa di un incendio, ma quando sono coinvolti possono costituire un grave pericolo, poiché molto presenti in qualsiasi edificio. In questo caso, la domanda sorge spontanea: quali cavi sono performanti meglio in caso di incendio? 

Un’attenta prevenzione e la realizzazione a regola d’arte dell’impianto riducono al minimo ogni genere di rischio. In edilizia, scegliere il cavo giusto è fondamentale. Per farlo, è importante valutare le prestazioni tecniche e ambientali, gli aspetti economici e la sicurezza antincendio di ogni cavo.

Cavi e fili elettrici sono il principale settore applicativo del PVC flessibile, materiale del quale è fatto il 46% del mercato europeo di questi attrezzi. I suoi pregi consistono nel miglior rapporto costo/prestazione, sostenibilità e riciclabilità. Questi cavi rappresentano da decenni tra le scelte più oculate in termini di sicurezza antincendio. Infatti,  non facilitano l’innesco e la sua propagazione.

In Europa, il Regolamento Prodotti da Costruzione identifica una serie di requisiti essenziali da rispettare, soprattutto in caso di incendio. La norma europea EN 50575/A1:2016 ordina i cavi elettrici in classi di reazione al fuoco che vanno dalla A alla F, in base alle loro performance di rilascio di calore e diffusione della fiamma. Oltre ciò, altre informazioni utili per capire come essi possano rispondere al fuoco sono la produzione di fumo (identificata con la lettera S), gocce e/o particelle incandescenti (d) e acidità (a).

Attualmente sono in fase di sviluppo diverse formulazioni per implementare le qualità antincendio dei cavi in PVC. Un esempio è rappresentato dalle nanotecnologie, al fine di sviluppare e utilizzare additivi funzionali efficienti all’interno dei polimeri. Questo materiale è particolarmente consigliato anche per via della riciclabilità, un requisito ambientale fondamentale.